Il Grande Innario Cristiano (2 Volumi + Pennetta USB)

2.000 canti

4.400 pagine

Due volumi rilegati in pelle

Inclusa pennetta USB

Spedizione gratuita per il territorio italiano.

 220,00

Il Grande Innario Cristiano è una raccolta di 2.000 canti.

Il fine della raccolta è quello di fornire un contributo reale ed efficace all’unità dei credenti mediante la musica, unico linguaggio universale. Trattasi di un’edizione critica di alto livello culturale sia sotto il profilo testuale, sia musicale, frutto di oltre mezzo secolo di studi, approfondimenti, ricerche (in tutto il mondo). In particolare sono stati consultati circa 1.200 innari, alcuni visionati nei testi originali conservati presso le grandi biblioteche e/o Università Teologiche (es.: Università di Tubingen e di Lipsia in Germania, Eastern Mennonite University in Virginia, ecc.). In tutti questi anni sono stati letti e suonati circa 1.100.000 canti. Per tale motivo il progetto de “Il Grande Innario Cristiano” è stato ritenuto meritevole ed ha ricevuto il plauso e l’assenso di tutte le denominazioni evangeliche, nonché della chiesa cattolica, primo caso in 150 anni di storia protestante italiana. La raccolta ha obbedito ai seguenti tre principi: 1) pieno rispetto delle musiche e degli spartiti originali; 2) rigore delle traduzioni; 3) ricerca di un linguaggio teologicamente condivisibile da tutto il protestantesimo italiano e dalla chiesa cattolica. L’auspicio concreto è che in Italia, quando si intonerà una melodia condivisa, tutti i cristiani canteranno lo stesso testo. La raccolta è pubblicata in 2 volumi per complessive 4.400 pagine circa. E’ stampata su carta finissima di pregio ed ha a corredo una pen-drive con la registrazione di tutte le melodie contenute nei due volumi. E’ un’opera “preziosa”, destinata ad acquistare maggior valore nel tempo.

Com’è fatto “Il Grande Innario Cristiano”?
Definizione – Progetto – Struttura

  • Studio
    Il lavoro propedeutico è stato lungo e complesso. Innanzitutto ci si è dovuti documentare per “conoscere” il vasto e variegato mondo dell’innologia protestante, acquisendo innari un po’ da tutti i continenti, consultando biblioteche, università (in Inghilterra, Germania, Francia, Stati Uniti, ecc.) e ovviamente studiando a fondo innari e libri relativi all’innologia protestante.  Questo lavoro “iniziale”, ma assolutamente necessario, è durato 39 anni.  Sono stati consultati oltre un milione di inni (di tutte le denominazioni e di tutti i periodi), dal 1500 ad oggi. La ricerca innologica è aggiornata alle edizioni (più significative) datate 2022.
    Terminato il periodo di studio, che ha assorbito molto tempo (e non solo tempo..), si è giunti alla seconda fase del progetto: la realizzazione pratica e materiale di una grande raccolta che raccogliesse il frutto e fosse espressione del lavoro svolto.  Ciò a beneficio di tutto il cristianesimo italiano.
    A tale riguardo sono state selezionate 2.000 melodie (a nostro avviso le più significative e più belle), tutte diverse fra loro, alcune molto semplici (es. quelle per i fanciulli), altre un po’ meno; tutte comunque alla portata del canto comunitario. Sono cioè state escluse quelle melodie e canzoni adatte più al canto di un singolo interprete e/o di gruppi ben preparati, piuttosto che all’intera comunità.
  • Fase realizzativa
    La fase di realizzazione de ”Il Grande Innario Cristiano” ha avuto la durata di circa 11 anni: è iniziata a fine 2013 ed è terminata nel 2024, a partire dal quale è a disposizione delle chiese e di quanti vorranno averne copia. Per gestire le varie fasi del progetto è stata costituita un’Associazione culturale (Associazione Culturale CHORAL) che ne cura anche gli aspetti amministrativi e di rappresentanza. Il lavoro è sottoposto alla supervisione di 2 commissioni, una teologica, l’altra musicale, composte entrambe da figure di grande spessore professionale e alto profilo, alcune delle quali apprezzate e conosciute non solo in Italia, ma a livello internazionale.
    Il lavoro comprende anche la registrazione musicale di tutti i canti.
  • Criteri adottati
    • una massima aderenza delle traduzioni agli originali espressi nelle altre lingue;
    • non sono state effettuate selezioni/distinzioni in base alle origini temporali delle melodie scelte. In altri termini “Il Grande Innario Cristiano” contiene un numero consistente di canti sia della Pre-Riforma, Riforma e Pietismo (all’incirca dal 1450 al 1750), sia del periodo del primo e del secondo Risveglio (1750/primi decenni del ‘900), ed infine molti del periodo Moderno e Contemporaneo (dal 1930/1940 in poi);
    • non vi sono melodie uguali.  A differenza di quanto risulta in quasi tutte le raccolte innologiche italiane (e non solo), ad una melodia è abbinato un solo testo, non due o addirittura più testi.  Analogamente, ad un testo poetico risulta abbinata una sola melodia (non più melodie, come ad esempio in molti innari di stampo anglosassone);
    • non sono stati seguiti criteri denominazionali. I canti selezionati provengono infatti da fonti protestanti di ogni denominazione: dai metodisti ai pentecostali, dai luterani ai congregazionalisti, dai riformati ai battisti, dagli anglicani, agli avventisti, fino alle realtà evangeliche sorte negli ultimi anni. Sono presenti anche molti canti -circa 400- provenienti dalla chiesa cattolica e comunque inseriti da tempo in raccolte innologiche protestanti.
    • l’innario si sviluppa non secondo il consueto ordine di tipo liturgico (apertura del culto, Dio, la Chiesa, lo Spirito Santo, ecc.; tale ordine è ovviamente presente in un apposito indice).  Il criterio seguito é invece squisitamente temporale (è la prima volta e rappresenta un unicum nell’immenso campo dell’innologia mondiale; non vi sono casi simili a nostra conoscenza): in altre parole il primo inno è il più antico sotto il profilo della melodia, e l’ultimo è quello con la melodia più recente.  In tal modo si potrà prendere visione e ascoltare il percorso che l’innologia protestante ha sviluppato dalle origini ai giorni nostri e come è andato via via mutando nelle sue espressioni testuali e musicali.
    • Infine si sottolinea che a margine di ogni inno (con esclusione degli inni “anonimi”, che tuttavia non sono pochi e incidono per un settimo sull’intera raccolta)  ci sono delle note esplicative sull’autore, sul compositore e/o curiosità sull’inno stesso, al fine di inquadrare meglio il brano nel suo contesto temporale specifico e facilitare così un canto più consapevole da parte della comunità.